domenica 26 dicembre 2010

Resoconto del 2010 : le 10 migliori canzoni di quest'anno,e le delusioni...

Bene,questo 2010 è ormai quasi giunto al termine,e,come sempre,per puro piacere personale,vedrò di stilare una classifica delle migliori canzoni del 2010,che,ricordiamolo,mi è sinceramente piaciuto molto di più da questo punto di vista (ma anche in generale posso affermare che è stato migliore del 2009),se non fosse per alcuni avvenimenti spiacevoli nel mondo della musica,di cui parlerò dopo.

Cominciamo con la Top 10!

1) Blind Guardian - Wheel of Time - Il primo posto di questa classifica va sicuramente al nuovo lavoro dei Blind Guardian : questo era il disco che aspettavo di più quest'anno,e,lo confesso,avevo anche paura che i Bardi mi potessero propinare una ciofecata tipo A Twist in The Myth (disco che,comunque,adoro lo stesso xD),ma fortunatamente così non è stato.
At The Edge of Time,per me,è allo stesso livello dei dischi degli anni '90,e Wheel of Time è stata la canzone che ho ascoltato di più del disco,insieme all'altrettanto stupenda War of The Thrones,pertanto vi lascio con questo piccolo gioiello,da assaporare ascolto dopo ascolto.


2) Ebbene,devo dire che il secondo posto va ad un disco che per me è stato un autentica rivelazione,ovvero Ecailles de Lune,dei francesi Alcest.
Gli Alcest,capitanati dal mitico Neige,hanno dato alla luce un disco che possiamo considerare un capolavoro del Post-Metal,musica sinceramente nuova,per me,e che mi ha colpito molto.
Il pezzo migliore è sicuramente la title-track,un brano lungo,ma emozionante come pochi altri.
A voi l'ascolto.

3) Bene,un altro disco che quest'anno ho atteso sicuramente molto,è stato il nuovo lavoro dei Finntroll,che risponde al nome di "Nifelvind",e che aveva il compito di risollevare la band dopo la pubblicazione di "Ur Jordens Djup",che ritengo ad oggi il loro lavoro meno riuscito (comunque superiore alla media). Saranno riusciti i paladini del Folk Metal a ritrovare lo smalto perduto?
Secondo me si,assolutamente,tanto che Nifelvind s'è ritrovato addirittura in terza posizione nella mia personalissima classifica,e secondo voi,invece?

4) Altro disco attesissimo,altra grande conferma. Dopo ben 4 anni i nostrani Rhapsody of Fire,risolte le beghe legali con De Maio e la sua Magic Circle Records,ritornano con un nuovo disco che,per la prima volta,presenta un certo cambiamento,una certa voglia di rinnovarsi,che si manifesta benissimo in quella che è anche la canzone migliore del disco,ovvero quel capolavoro di Reign of Terror,che vede Fabio Lione lanciarsi nell'utilizzo dello scream (caratteristica che,visti i risultati,spero venga presa in considerazione nel nuovo disco,già in preparazione).

5) I Folkstone avevano il compito di dimostrare a tutti che il loro debut fantastico non era stato solo un colpo di fortuna. Damnati ad Metalla si presenta a noi forte di una line-up modificata e di una produzione notevolmente migliorata,che però si è rivelata essere croce e delizia del nuovo disco : se,da una parte,i suoni sono oggettivamente perfetti,dall'altra il lavoro perde quella spontaneità caratteristica del disco d'esordio. Tuttavia,non posso non considerare questo disco superiore al precedente,anche se un po' più "complesso". Bentornati Folkstone!

6) Questo è stata un'altra sorpresa del 2010,almeno per me,che non conoscevo ancora questa band Viking/Folk tedesca che risponde al nome di Equilibrium.
Il disco in questione,il terzo pubblicato dalla band,chiamato Rekreatur,è composto da ottimi pezzi,penalizzati però da una produzione non sempre all'altezza(Nuclear Blast,che mi combini?),che risulta spesso impastata e confusa,e finisce per far perdere la magia che alcuni pezzi sono in grado di ricreare.
Un difetto non imputabile interamente alla band,comunque,che quindi si aggiudica la sesta posizione,specialmente in virtù di brani come questo :

7) Al settimo posto troviamo una band che molte persone hanno definito "i cugini degli Alcest",ed ha ragion veduta : i Les Discrets,oltre ad avere più di qualche punto in comune con gli Alcest dal punto di vista musicale,hanno anche partecipato ad uno split - album con i suddetti.
Bene,diciamo che il loro disco di debutto,"Septembre et ses Dérnieres pensées" avrebbe sicuramente guadagnato qualche posizione in più.se non fosse uscito nello stesso periodo di un disco ingombrante come Ecailles de Lune.
Tuttavia,è un lavoro poetico e coinvolgente,che consiglio vivamente a tutti coloro che hanno amato Souvenirs D'Un Autre Monde.

8) Questo si che è un disco che non mi sarei mai aspettato di vedere fra i primi 10.
Sto parlando del nuovo album di Robert Plant (Robert Plant and The Band of Joy),un disco che non ha praticamente nulla a che fare con i Led Zeppelin,dai quali il cantante ha ormai preso le distanze da tempo.
Tuttavia,il disco,grazie alla sua atmosfera calda e consolante,è stato quello che ho ascoltato di più durante l'Estate,e lo ascolto spesso ancora oggi,in particolare canzoni come Angel Dance,Falling In Love Again e la bellissima Silver Rider,che vi metto qui di seguito.

9) Alla posizione numero 9 un'altra band che fino ad ora non mi aveva mai colpito più di tanto,ma che,col nuovo disco,è decisamente salita nelle mie preferenze.
Il nuovo disco degli Eluveitie è certamente un ottimo disco di Folk Metal dal tratto svedese,è ben prodotto,ed in generale ha tutto ciò che un buon disco deve avere.
Unica pecca : col tempo l'ho praticamente abbandonato,se escludiamo quelle rare volte che l'ho ripreso in mano per ascoltare la bellissima Sempiternal Embers,la traccia migliore del disco.

10) Bene,alla posizione numero 10 una band che davvero non mi sarei MAI aspettato.
Non ho mai amato il Metalcore,soprattutto quello smielato proposto da certe band,che spesso sono al confine con l'Emo.
In più ho sempre ODIATO tutte quelle band che vendono un sacco e che piacciono ai ragazzini.
Ma allora com'è che Fever,l'ultima fatica dei Bullet For My Valentine,m'è piaciuta non poco?
Non ve lo so spiegare,forse per il suo stile User Friendly,forse per i suoni potenti,forse perché avevo bisogno di cambiare genere,o,forse,semplicemente perché le canzoni sono invero ben concepite,soprattutto nella parte finale del disco,infatti,troviamo pezzi stupendi come Begging For Mercy (che vi riporto di seguito) o Pretty on The Outside.
Unica pecca : in alcuni punti il disco risulta eccessivamente mieloso e laccato,ma sono difetti perdonabili.

Bene,detto questo,questo 2010,purtroppo,mi ha portato anche qualche delusione da parte di gruppi nei quali credevo molto.
Parlo soprattutto del nuovo disco degli Elvenking che,per quanto resti un buon disco,non è assolutamente al livello dei precedenti,e io spero che loro se ne accorgano.
Neanche gli Iron Maiden sono stati da meno,pubblicando un disco come The Final Frontier che presenta canzoni discrete accostate a delle zozzerie immonde...
Però,se devo dire la verità,la cosa più brutta di questo 2010 non ha avuto a che fare con la musica,o perlomeno non con la musica in senso stretto,ma con gli artisti che la suonano.

Insomma,penso che tutti sappiate che quest'anno alcuni grandi artisti se ne sono andati,in primo luogo Ronnie James Dio (mai stato un suo grande fan,ma ha fatto la storia,quindi R.I.P.),ma anche Paul Gray degli Slipknot (di lui,invece,mi dispiace molto : spero non finiscano come una band che comincia per M...).
Quello che però m'ha fatto penare di più,però,è stato sicuramente Nergal...io sono da un paio d'anni un grande fan dei Behemoth,e li considero uno dei gruppi migliori in circolazione nell'attuale panorama,e sapere della sua malattia mi ha lasciato molto giù di morale,non voglio che un artista come lui,fautore di veri e propri capolavori come "Demigod","The Apostasy" e "Satanica" ci lasci per sempre.
Nergal,io sono con te,anche se non leggerai,ci tenevo a dirtelo :P

Bene,non ho nient'altro da aggiungere.
Quali sono stati,per voi,i migliori dischi e le migliori canzoni di questo 2010?
P.S. Anche se è tardi,auguri di Buon Natale a tutti (per chi ci crede ancora...)

domenica 19 dicembre 2010

Ogni anno sempre la solita solfa.

Come ben sapete,ogni anno,all'avvicinarsi delle feste Natalizie,la gente diventa più buona,più gentile,più...buonista.
No,aspettate,non voglio fare la solita predica,che rischierei anch'io di fare il loro gioco,però io quest'anno mi sento più cattivo,provo tanto odio verso molte persone,vorrei,per una volta,restare più solo,odio quando vengono ospiti a casa per cenare...la mia casa è l'unico posto dove mi sento bene,non voglio che sia invaso da altre persone.
Non voglio uscire con gli amici,perché mi annoio,non ho di cosa parlare,non mi interessano né il calcio né le moto.
Il peggio del peggio,però,sono i familiari che non vedi da un anno,e che puntualmente vengono a casa tua a Natale,ma io,personalmente,non li vorrei vedere neanche a Natale,se sparissero dalla circolazione sarebbe meglio per tutti.

venerdì 12 novembre 2010

At The Edge of Time - Blind Guardian (Recensione)


Tracklist :
1)Sacred Worlds
2)Tanelorn
3)Road of No Release
4)Ride Into Obsession
5)Curse My Name
6)Valkyries
7)Control The Divine
8)War of The Thrones
9)A Voice in The Dark
10)Wheel of Time

Ed eccoci qui fra le mani,dopo ben 4 anni di gestazione,il nuovo,attesissimo full lenght di quella che è,molto probabilmente,una delle band più importanti del panorama Metal mondiale.
Parlo,ovviamente,dei crucchi Blind Guardian,giunti,con questo At The Edge of Time,al nono capitolo della loro discografia,dopo i parzialmente deludenti "A Night At The Opera" e "A Twist in The Myth" (che a me,comunque,sono piaciuti moltissimo),con il compito di riscattarsi e ritornare ai livelli altissimi che caratterizzavano i loro lavori degli anni '90.
Ci saranno riusciti?

All'inizio anche io,che pure amo tantissimo questa band,ero un po' scettico e preoccupato,ma già la release del primo singolo,"A Voice in The Dark",e dopo la pubblicazione dei video dallo studio,che mostravano la band al lavoro con un intera orchestra e ci faceva perlomeno intuire la mole di lavoro e ricerca svolti,più o meno tutti,credo,abbiamo capito sin da subito che avremmo avuto a che fare con un grande disco in linea con tutto ciò che i Bardi hanno fatto nella loro carriera.
Per l'appunto l'orchestra si rivela uno dei punti cardine del disco,e basta ascoltare l'opener "Sacred Worlds" per rendercene conto : siamo al cospetto,senza dubbio,di una delle migliori canzoni della band (difatti ha mandato "in pensione" la classica "Into The Storm" nei concerti),capace di emozionare e coinvolgere.
Proseguendo l'ascolto nel disco troveremo canzoni che ripercorrono tutta la discografia dei Bardi,da "Tales From The Twilight World" (Tanelorn) a Imaginations From The Other Side (Ride Into Obsession) sino al capolavoro indiscusso della band,"Nightfall in Middle Earth" (Road of No Release,War of The Thrones),e la cosa più bella è che nessuno di questi brani presenta un momento noioso,o meno riuscito,tutti i brani sono ai limiti dell'eccellenza.
Persino le ballate (in questo disco ce ne sono due,la bellissima "War of The Thrones" e l'altrettanto bella "Curse My Name") riescono a rivaleggiare con classiconi come "A Past And Future Secrets" o l'immortale "The Bard's Song",risultando persino innovative,nel caso della prima,grazie all'uso del pianoforte (ma in generale la sezione acustica riesce a portare tutte le composizioni ad un livello superiore).
Tuttavia mi accorgo di non aver ancora menzionato il capolavoro del disco : "Wheel of Time" è la miglior canzone composta dai Bardi negli ultimi 10 anni,neanche un capolavoro come "And Then There Was Silence" riesce a rivaleggiare con essa; i toni arabi della composizione mi hanno lasciato di stucco,in senso positivo,e dopo il primo ascolto è stato subito amore a prima vista (anzi,a primo ascolto).

Un plauso anche alla ormai scontata (ma non me ne lamento) ottima produzione che una label importante come la Nuclear Blast riesce ad ottenere,in grado di bilanciare alla perfezione tutti gli strumenti e,per una volta,senza suonare "plasticosa" come in altri dischi della stessa label (esempio lampante proprio il precedente disco dei Bardi).

Non so veramente come concludere,se non dicendo che questo è il miglior disco scritto dai Blind Guardian dai tempi di Nightfall e che,mi pare ovvio,l'acquisto è consigliatissimo.
Ultimamente la ripeto molto spesso questa frase...

VOTO : 9,0

martedì 19 ottobre 2010

Alcest - Ecailles de Lune (Recensione)


Tracklist :
1)Ecailles de Lune (Part I)
2)Ecailles de Lune (Part II)
3)Percées De Lumiére
4)Abysses
5)Solar Song
6)Sur L'Océan Couleur Du Fer

Nel marasma di dischi che,ogni mese,vengono pubblicati ad ondate,è spesso difficile soffermarsi su alcuni dischi meritevoli di ascolto,ma difficili,al primo impatto,da apprezzare e comprendere.
Il secondo LP degli Alcest,solo project francese capitanato dall'esuberante Neige,potrebbe calzare a pennello con la situazione sopra descritta,trattandosi di uno di quei rari dischi che,a distanza di parecchio tempo dal primo ascolto,rivelano ancora qualcosa di nuovo,fresco e che ci era sfuggito nell'ascolto precedente.
Certo il primo impatto è stato quantomeno traumatico,data la particolarità della proposta,perlomeno per chi,come me,è avvezzo a sonorità più "classiche".
Trattasi,nello specifico,di quello che potremmo definire "un Black Metal melodico e sognante",ma che,alla fine,viene chiamato "Shoegaze".
Superati però i primi ostacoli,saprete lasciarvi cullare,come ho fatto io,dalle magiche atmosfere che il sapiente musico Neige ricrea con perizia.

La title track posta ad inizio disco e divisa in due parti,una più "soft" e l'altra con un attitudine più "Black",è un ottimo biglietto da visita,necessario per farci comprendere al meglio ogni passaggio di questo disco : non si tratta di un lavoro per metallari medi,certamente,e chi cerca solo un po' di rumore fine a se stesso,farebbe meglio a lasciar perdere questo prodotto.
Perché non tutti riusciranno, ne sono sicuro,a comprendere appieno composizioni come "Sur L'Océan Coleur Du Fer" o la fantastica "Percées De Lumiére",opere di una complessità ed allo stesso tempo semplicità disarmante.
Nel disco è assente qualsivoglia occasione per fare Headbanging,a sottolineare la volontà di Neige di creare qualcosa al di fuori degli standard,senza cadere in sterili cliché,il tutto in nome della libera espressione artistica dell'uomo,da un punto di vista quasi Romantico (mi riferisco,ovviamente,alla corrente letterarie dell'Ottocento).
Ecailles De Lune è un disco che dona ogni volta un emozione diversa,un disco che si sa adattare all'ascoltatore.
Io,ancora oggi,non riesco a credere alle mie orecchie,perché saranno si e no 2 i dischi che mi donano queste sensazioni.
Tuttavia,qualche momento lievemente inferiore al resto,nega all'album l'Olimpo della Perfezione (nel quale potremmo collocare,però,il suo predecessore).
Il nuovo disco degli Alcest,tuttavia,resta una delle migliori uscite di questo 2010.

Fatelo vostro senza indugio.

VOTO : 9.0

giovedì 30 settembre 2010

Elvenking - Red Silent Tides (Recensione)


Tracklist :
1)Dawnmelting
2)The Last Hour
3)Silence de Mort
4)The Cabal
5)Runereader
6)Possession
7)Your Heroes Are Dead
8)Those Days
9)This Nightmare Will Never End
10)What''s Left of Me
11)The Play of The Leaves

Anche per i friulani Elvenking è tempo di ritornare sulle scene con un nuovo lavoro,dopo i due ottimi "Two Tragedy Poets (...And A Caravan of Weird Figures)" e "The Schyte".
Chi segue questa band sin dagli esordi ormai lo saprà : gli Elvenking non amano ripetersi,non amano proporre agli ascoltatori sempre lo stesso disco,bensì in ogni nuovo lavoro c'è sempre qualcosa di diverso,di nuovo,rispetto al precedente disco,pur proponendo tuttavia uno stile "di fondo" che accomuna tutta la discografia della band.
E così è stato anche con questo "Red Silent Tides".
La band si sta spostando su territori sempre più distanti dal Folk Metal d'inizio carriera,cercando di proporre qualcosa di più easy listening e leggero,quasi spensierato,in alcuni punti.
Diciamo che se già il singolo "The Cabal" aveva dato quest'impressione,all'ascolto del disco molte previsioni si rivelano,purtroppo,azzeccate.
Molte,ma non tutte,per fortuna : i tocchi di classe non mancano neppure qui,eppure sembra che la band abbia carenza di idee.

L'opener "Dawnmelting" lascia ben sperare con i suoi ritmi Power Metal e le sue melodie di violino veramente azzeccate,il pezzo più vicino agli Elvenking che tutti noi conosciamo.
Però già a partire dalla seconda traccia,"The Last Hour",iniziano le prime perplessità.
Non fraintendetemi,non è una brutta canzone,anzi,con il passare del tempo cresce sempre di più,però mi sembra come se stia ascoltando uno dei tanti gruppi Rock che si trovano in giro,e non gli Elvenking,la band grazie alla quale mi sono appassionato al Folk Metal.
E' una sensazione che si fa strada anche durante l'ascolto di altre traccie,per esempio "Those Days",dalle chitarre decisamente leggerine,oppure la già citata "The Cabal".
L'impressione generale è che gli Elvenking abbiano cercato di fare più successo grazie a melodie zuccherose e ritornelli orecchiabili,cosa di per sé positiva e che a me non sarebbe dispiaciuta se le idee fossero state sviluppate in maniera migliore.
Soprattutto,si ha l'impressione che gli Elvenking non si trovino a loro agio con certe sonorità quasi pop,almeno ad ascoltare pezzi come "Runereader" (che introduce anche le orchestrazioni nella musica dei friulani,e che si rivela il momento migliore del disco) o la bellissima "Silence De Mort",che infatti propongono sonorità più vicine ai precedenti lavori,con un occhio di riguardo per il loro capolavoro "The Schyte" e che possono essere considerate le due perle del disco.
Altri buoni pezzi sono "Your Heroes Are Dead","This Nightmare Will Never End" e la conclusiva "The Play of The Leaves",ma in generale la sensazione è quella di un lavoro lasciato "a metà",come se la band stesse cercando di spostarsi forzatamente verso orizzonti a lei non congeniali,solo per trovare il successo.
Successo che,lo dico senza mezzi termini,non arriverà.

In definitiva non posso bollare questo "Red Silent Tides" certamente come un disco "brutto",ma neppure come "un capolavoro" come potevano essere considerati Heathenreel o The Winter Wake.
Spero che gli Elvenking capiscano al più presto che la strada intrapresa è quella sbagliata e che,fatto ciò,ritornino a sfornare dischi eccezionali come i precedenti.

VOTO : 6,5

mercoledì 29 settembre 2010

Bullet For My Valentine - Fever (Recensione)

tracklist :
1)Your Betrayal
2)Fever
3)The Last Fight
4)A Place Were You Belong
5)Pleasure and Pain
6)Alone
7)Breaking Out,Breaking Down
8)Bittersweet Memories
9)Dignity
10)Begging For Mercy
11)Pretty on The Outside

Come molti di voi sapranno certamente,gli anni 2000 sono stati gli anni in cui il Metalcore è entrato prepotentemente nelle case di tutti i Metal Kids di giovane e giovanissima età,un sacco di gruppi dediti a questo genere sono emersi dall'Underground cominciando a godere di più o meno discreta fama,per esempio potremmo citare,su tutti,Trivium e Bullet For My Valentine.
Proprio di quest'ultima discussa band tratterò in sede di recensione. Il banco di prova è costituito dall'ultimo disco dei Gallesi,"Fever",terzo disco in studio della band.
Inizialmente ero scettico,non sono mai stato un grande fan del Metalcore,né tanto meno dei Bullet For My Valentine,in quanto sempre li ho ritenuti uno di quei gruppetti per ragazzini,troppo smielati e troppo commerciale,ed effettivamente queste critiche erano abbastanza fondate,ma,se mi permettete,ho trovato questo disco parecchio apprezzabile,anzi,in alcuni punti persino esaltante.
L'impressione generale è che,nonostante la musica sia diventata molto più Metal e molto meno Core rispetto al passato (Scarsissimo infatti è l'uso dello scream,concentrato principalmente nelle ultime due traccie),Matt Tuck e soci si siano impegnati a scrivere qualcosa di più maturo,meno legate a certe banalità Emo presenti in alcuni punti del precedente album,che tendevano a rendere le canzoni in alcuni punti persino fastidiose per le mie orecchie.
Penso che basti mettere su il disco ed ascoltare la prima traccia "Your Betrayal" per capire la direzione intrapresa dal gruppo : uno stile decisamente Metalcore nell'anima,ma Heavy nella forma,orecchiabile ma potente e d'impatto.
Finalmente troviamo anche un certo miglioramento nella voce del Singer e chitarrista Matt Tuck,molto più adulta rispetto al passato,nonostante risulti anche più melodica.
Si sentono ogni tanto echi provenienti da band come Iron Maiden (Alone,canzone spettacolare ed "epica" in alcuni tratti),In Flames,per lo stile dei riff.
Stavolta risultano persino convincenti le ballate,punto debole dei precedenti dischi (spettacolare A Place Were You Belong,un pò meno riuscita Bittersweet Memories) ma,ancora una volta,i pezzi migliori risultano ancora quelli più veloci e pesanti,soprattutto Begging For Mercy,il brano con l'uso più massiccio di scream e growl.
Se a tutto questo aggiungiamo un ottima prova di tutti i musicisti,ed una produzione ovviamente pulitissima ma non plasticosa come quelle di un altra grande label che ha come sigla NB,beh,fate voi,non posso fare altro che consigliare anche ai più scettici questo disco dei Bullet For My Valentine,ad oggi,credo,il loro disco migliore e più maturo ; dategli almeno un ascolto,e potreste rimanere sorpresi come lo sono stato io.

VOTO : 7,5

Buona sera,bonsoir,ave...

Bene,ho deciso di intraprendere qui su Blogger una nuova "avventura" che spero durerà a lungo.
Mi chiamo Michele,abito a Taranto,nella regione più bella del mondo,circondato da gente di cui non posso lamentarmi.
Se avete già dato un occhiata al mio profilo,beh,più o meno avrete capito quali sono i miei interessi.
Credo che in questo blog parlerò principalmente di musica,ma non voglio disdegnare altri argomenti,riflessioni personali,critiche costruttive,critiche fini a se stessi,il nulla,l'infinito,la fisica e il Latino. Sono forse una delle poche persone che non odia il Latino. La matematica invece la odio,e così anche la Biologia,anzi,vi dirò di più,forse sono troppo stupido per capire la biologia,ma non abbastanza da provare la religione,fortunatamente,ma fondamentalmente uno stupido rimango.

Io ho già un blog su Windows Live Space ma,sia per il costante degrado di quest'ultimo che per la sua imminente chiusura a fine anno (almeno,così ho udito in giro,così il vento m'ha cantato...) ho deciso di passare qui su Blogger,conscio del fatto che il numero già esile di lettori che mi seguiva,sarà destinato inesorabilmente ad azzerarsi,ma tant'è...

Suono anche la chitarra,a livello molto dilettantistico. Ma dilettantistico.

Vabbé,spero che mi conoscerete meglio con il passare del tempo ^^