giovedì 17 marzo 2011

Relent Reckless Forever - Children of Bodom (Recensione)


Tracklist :
1)Not My Funeral
2)Shovel Knockout
3)Rountrip To Hell And Back
4)Pussyfott Miss Suicide
5)Relent Reckless Forever
6)Ugly
7)Cry of The Nihilist
8)Was It Worth It?
9)Northpole Throwdown

I Children of Bodom mi ricordano me durante un normale anno scolastico : dopo un primo quadrimestre generalmente molto buono,pieno di ottimi voti,vi era (e vi è) generalmente un calo,dove non era raro qualche 5,un voto decisamente basso per le mie potenzialità.
Fortunatamente sono sempre riuscito a salvarmi in calcio d'angolo,recuperano all'ultimo anche nelle materie più ostiche (o quasi).
Ebbene,la band ha avuto dei trascorsi musicali più o meno simili : partiti con un trittico di capolavori (per me il miglior resterà sempre il debut "Something Wild"),i nostri sono poi andati progressivamente calando,arrivando a pubblicare due dischi come "Are You Dead Yet?" e "Blooddrunk" che definire deludenti è dire poco.
Insomma,a fronte di un successo che aumentava ad ogni pubblicazione,soprattutto fra i metalheads più giovani,era la qualità che era venuta a mancare.
Questo "Relent Reckless Forever",ormai settima pubblicazione dei Finlandesi,aveva il compito di dimostrare che per i nostri non si era trattato di un colpo di fortuna.

Ebbene,devo constatare con mia enorme soddisfazione che Alexi e co. sembrano essersi ormai ripresi dal periodo di crisi,perché questo nuovo disco mi è piaciuto molto.
Ok,ok,non siamo ai livelli dei primi tre,ma a questo punto credo che solo uno stolto si sarebbe aspettato un altro capolavoro,però è innegabile che in questo caso la qualità media dei brani sia abbastanza alta per poter parlare di un grande ritorno.
A partire dalla bellissima Opener "Not My Funeral",che penso sia la miglior canzone della band dai tempi di Hatecrew Deathroll,fino alla conclusiva "Northpole Throwdown" è veramente difficile annoiarsi.
La band ha cercato di riassumere tutte le influenze,dal Power estremo dei primi dischi,al "Thrash Melodico" dei due precedenti. Guarda caso i pezzi migliori sono quelli dove l'animo più power della band viene alla luce,riscoprendo anche le tastiere,un po' trascurate ultimamente (a tal proposito cito "Rountrip To Hell And Back" e il singolo "Was It Worth It?"),mentre gli episodi più Thrash,in linea con l'ultimo periodo,come per esempio le due canzoni centrali,"Pussyfoot Miss Suicide" e la title - track,risultano si brani piacevoli,ma comunque decisamente di maniera se confrontate al resto del disco.
Anche l'enfant prodige Alexi Lahio si è ricordato di quando suonava per scrivere musica,e non solo per far vedere quanto è bravo,cosa che comunque in questa release non manca di dimostrare,seppur sempre con gusto melodico alquanto perfezionato negli anni (la sua prova vocale,a dire il vero,è un po' statica,ma nulla di grave,e alla fine risulta sempre piacevole).
Il resto della band è autore di una buona prova,seppur restando sempre indietro al frontman per presenza scenica.
Anche la produzione,ovviamente perfetta (senza risultare plasticosa,con mio grande piacere) sembra fare "retrofront",dimenticando il suono sporco e Americano dei due precedenti per ritornare in un'ottica decisamente più vicina al Power.


Insomma,questo è sicuramente un bel disco,per la prima volta capace di mettere d'accordo i fan della prima ora e quelli più giovani dell'ultima,coadiuvato da una bella produzione,e ovviamente pieno di qualche grande pezzo,un sacco di buone canzoni,e neanche una composizione insufficiente!
Dite che è troppo poco per una band che è stata capace di comporre un capolavoro come "Something Wild"? Non importa,a me alla fine dell'anno basta essere promosso,tanto so che valgo più dei voti che prendo...

VOTO : 7,5

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